DICIAMO NO ALLA NUOVA LEGGE SUGLI ORARI DEI NEGOZI

 

NO perché apre le porte ai peggioramenti per tutti i dipendenti
Da anni il personale di vendita è confrontato ad un’offensiva che mira a liberalizzare gli orari di apertura. Negli scorsi anni sono stati introdotti diversi peggioramenti e a livello federale è già stata presentata un’ulteriore proposta dal senatore Lombardi, che mira ad ampliare l’orario di apertura dei negozi fino alle 20.00 durante tutto l’anno! È pertanto importante dare un segnale forte votando NO alla nuova legge sugli orari.

NO perché ha pesanti  ripercussioni sulla vita famigliare del personale
Questa nuova legge prevede diversi peggioramenti, quali l’estensione del lavoro festivo, il prolungamento al sabato fino alle 18.30 e dal lunedì al venerdì fino alle 19.00, nonché un‘ulteriore apertura domenicale. Per non parlare della liberalizzazione selvaggia degli orari per il personale occupato nei negozi annessi alle stazioni di benzina. Queste norme avranno pesanti ripercussioni sulla vita famigliare dei dipendenti (si pensi al fatto che di regola gli asili nido chiudono prima che una venditrice o un venditore possa andare a prendere i figli dopo il lavoro serale)

NO perché metterebbe in ginocchio il piccolo commercio e perché apre le porte a licenziamenti nei piccoli negozi
I piccoli negozianti infatti non riuscirebbero a reggere in questo sistema, come dimostra il fatto che la maggior parte di loro rimangono chiusi durante le aperture festive autorizzate dall’Autorità. Questa legge andrebbe a vantaggio della sola grande distribuzione.

No perché non crea un solo posto di lavoro
Chi conosce la realtà occupazionale dei nostri commerci sa che oggi vengono diminuite le percentuali di impiego ed estesi i contratti parziali. Il personale viene preferibilmente impiegato nelle ore di maggior presenza di clienti, mentre nelle altre fasce orarie la presenza di venditrici e venditori è ridotta ai minimi termini. Con la nuova legge queste dinamiche si acuirebbero.

No perché essa colpirà anche gli altri impiegati (servizi privati e pubblici)
Appare sempre più chiaro che un’ulteriore estensione degli orari dei negozi aprirebbe le porte all’estensione degli orari di apertura anche negli altri settori professionali. Pensiamo alle poste, alla banche, alle assicurazioni, agli uffici privati e pubblici. È uno scenario che dobbiamo scongiurare per le conseguenze negative sulla vita famigliare e sociale in tutto il Ticino.