I dipendenti della Lugano Airport dicono NO al taglio dei salari proposto dalla direzione

I dipendenti della Lugano Airport SA (LASA) non possono accettare le misure di risparmio proposte loro dalla direzione dell'azienda e danno mandato alla Commissione del personale e ai sindacati Unia e Ocst di proseguire le trattative, coinvolgendo anche le autorità politiche cantonale e del Comune di Lugano.

Riuniti stamani in assemblea, le lavoratrici e i lavoratori, consapevoli della valenza economica dello scalo ticinese, hanno d'altro canto manifestato la loro disponibilità a farsi carico di mansioni supplementari. Una decurtazione dei salari non entra però in linea di conto. In una risoluzione si ricorda infatti che ai collaboratori della LASA sono già stati chiesti importanti sacrifici per coprire i costi di start-up e marketing della compagnia Minoan Air.

 

I problemi strutturali, economici e politici devono essere risolti in altro modo, affermano i lavoratori. «Bisogna una volta per tutte decidere se l'aeroporto ha una valenza strategica ed economica per la città di Lugano e per tutto il Cantone e intervenire di conseguenza con degli investimenti», anche in considerazione della funzione di servizio pubblico svolta dall'aeroporto.

 

Il coinvolgimento della Città e del Cantone è fondamentale «per realizzare un progetto che dia garanzie e stabilità e permetta lo sviluppo dell'aeroporto a medio-lungo termine». Ma questo può avvenire solo parallelamente al riconoscimento dell'importante contributo dei dipendenti e non con una riduzione dei salari, conclude la risoluzione.

 

Per ulteriori informazioni:

Marco Forte, presidente Commissione del personale

Enrcio Borelli, Segretzario regionale Unia Ticino

Lorenzo Jelmini, Sindacato Ocst