Condizioni di lavoro esemplari e giustizia sociale – questi sono gli obiettivi che guidano Unia, di gran lunga il sindacato più forte della Svizzera. Lottiamo giorno dopo giorno con i nostri 190'000 affiliati e insieme otteniamo successi: oggi oltre un milione di occupati beneficia della protezione dei circa 265 contratti collettivi di lavoro (CCL) che Unia gestisce in circa 80 rami professionali.
I diritti dei lavoratori sono intangibili e come tali vanno tutelati con coerenza e migliorati costantemente.
Questi sono gli obiettivi che guidano il nostro operato nelle imprese. Negoziamo con il padronato e all’occorrenza scendiamo in strada: lottiamo per ottenere salari buoni, condizioni di lavoro all’avanguardia e posti di lavoro sicuri per 340'000 occupati dell’industria metalmeccanica ed elettrica (MEM)
Lottiamo per avere buoni salari.
Nel 2013 Unia è riuscita per la prima volta ad ancorare i salari minimi len nuovo CCL dell’industria MEM, contro la volontà dell’associazione padronale Swissmem e dell’organizzazione Impiegati Svizzeri. Abbiamo spezzato l’egemonia assoluta del padronato sulla questione salariale, raggiungendo un traguardo storico nella lotta contro le crescenti pressioni salariali.
Lottiamo per avere condizioni di lavoro all’avanguardia
Pari opportunità, diritti di partecipazione, perfezionamento professionale, orari di lavoro, tempo libero adeguato e pianificabile: per il sindacato Unia l’attuazione del nuovo CCL inaugura una nuova era nell’industria MEM. Per la prima volta da oltre 75 anni il partenariato sociale viene ridefinito, impresa per impresa, regione per regione.
Lottiamo per avere posti di lavoro sicuri
Posti di lavoro buoni e sicuri nell’industria MEM non possono prescindere un rafforzamento sostenibile della piazza industriale ed economica svizzera. Ecco perché investiamo nella qualità e nelle qualifiche del ramo, avvalendoci di un programma concreto per promuovere il sistema duale della formazione professionale e incentivare l’innovazione.
Offriamo ai datori di lavoro la nostra collaborazione per elaborare un progetto comune di politica industriale attiva, improntato dalla riconversione ecologica e sociale dell’economia.