Votiamo e facciamo votare NO alla legge sull'apertura dei negozi!

Nelle prossime settimane la popolazione ticinese sarà chiamata ad esprimersi sulla revisione della Legge Cantonale sull'apertura dei negozi, che prevede una nuova estensione degli orari. Tra pochi mesi saremo confrontati ad un ulteriore proposta di deregolamentazione che chiede di spostare l'orario di chiusura tutti i giorni alle 20.00. E abbastanza chiaro che stiamo assistendo ad un'offensiva più ampia che mira a liberalizzare in modo selvaggio l'intero settore della vendita. Queste proposte vanno ad esclusivo vantaggio della grande distribuzione! I piccoli commerci, che già oggi subiscono la forte concorrenza dei grandi magazzini e dei centri commerciali, si troveranno ancora più in difficoltà in un regime di orari ulteriormente deregolamentato. Già oggi i piccoli commerci soffrono a seguito degli affitti molto elevati, dalla penuria di posteggi e di una concorrenza molto agguerrita da parte dei colossi del commercio al dettaglio. Di questo passo i piccoli commerci dovranno chiudere le saracinesche e scompariranno dal nostro tessuto economico e dalle nostre città, con ricadute negative anche in termini di occupazione. I titolari dei piccoli commerci firmatari di questo appello invitano le cittadine e i cittadini ticinesi a votare NO alla nuova legge sugli orari dei negozi". Questo è il contenuto dell'appello apparso sui principali quotidiani ticinesi ieri e firmato da più di 300 piccoli commerci ticinesi. Bisogno forse aggiungere altro? Ricordatelo a chi dice che questa legge è necessaria "per il bene del settore della vendita in Ticino" ... Sosteniamo i firmatari di questo appello condividendolo sui nostri muri e votando NO il 28 febbraio!

 

NO ad una legge INUTILE, perché gli orari di lavoro saranno estesi ma nessun posto di lavoro supplementare sarà creato, anzi queste aperture metteranno ulteriormente in difficoltà i piccoli commerci e avranno quindi conseguenze negative sull'intero settore.

  • NO ad una legge INGIUSTIFICATA, perché non richiesta dalla popolazione, che si è già espressa più volte votando contro progetti di legge equivalenti.
  • NO ad una legge DANNOSA per il personale e per la società: flessibilità e ritmi di lavoro aumenteranno ancora, e l'impatto su vita famigliare e sociale sarà estremamente negativo
  • Contro il prolungamento degli orari di apertura dei negozi, contro una società del lavoro 24h/24.

Sono molti gli ambiti in cui il lavoro avviene al di fuori dei classici orari d’ufficio, ma spesso in questi casi la gestione del tempo è regolamentata. Non si può, ad esempio, tenere in ballo una persona per molte ore per farla lavorare un po’ al mattino, un po’ sul mezzogiorno e un po’ in serata. Nella vendita purtroppo invece questo accade e la nuova legge, se passasse, peggiorerebbe le cose.
Per uscirne bisogna che le parti tornino a dialogare e trovino una soluzione concordata. La legge su cui voteremo è una scorciatoia a favore di una sola di esse, che tenta di aggirare le legittime esigenze dei lavoratori della vendita.
Per questo non va sostenuta."